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Di Terra in Terra – produzione contemporanea da città umbre di antica tradizione ceramica

Con il Patrocino: Comune di Nove, Regione Umbria,  Comune di Gualdo Tadino, Comune di Gubbio

Evento organizzato in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI

DI TERRA IN TERRA
Produzione contemporanea da città umbre di antica tradizione ceramica.

Ex mulino Antonibon
Via molino vecchio 3, Nove, Vicenza
10 – 26 ottobre 2014

SCHEDA TECNICA

Titolo
DI TERRA IN TERRA
Produzione contemporanea da città umbre di antica tradizione ceramica.

A cura di Domenico Iaracà

Dove Ex molino Antonibon, Via molino vecchio 3, Nove, Vicenza

Quando 10 – 26 ottobre 2014

Inaugurazione venerdì 10 ottobre, ore 18,00

Orario sabato e domenica 10-12 / 15-18 altri giorni su appuntamento al 339.2770068

Biglietti mostra ad ingresso gratuito

Catalogo: digitale consultabile sul sito http://issuu.com/diterrainterra/docs/catalogo

DOWNLOAD LOCANDINA >>

Informazioni
Associazione Nove terra di ceramica,
c/o Arch. Piercarlo Comacchio, Piazza de Fabris39/1, Nove, tel. 0424.590579

Descrizione:

La mostra, presentata ora a Nove e poi nelle due sedi umbre di Gubbio0 e Deruta, getta uno sguardo, inevitabilmente parziale, sulla produzione artistica contemporanea in Umbria presentando una selezione di pezzi significativi degli ultimi anni.

Tra i tanti percorsi possibili all’interno della produzione attuale e rintracciabile pure in alcune delle opere esposte, c’è quello del rapporto con la tradizione, la sua rilettura – dato il profondo radicamento della ceramica nel territorio preso in esame – e quindi il suo superamento. E non a caso sono soprattutto due tipologie ceramiche in particolare quelle che ricorrono, partendo dal bucchero, di millenaria tradizione fin dall’uso fattone dagli etruschi, per poi arrivare al lustro metallico che trova nella figura di Mastro Giorgio Andreoli di Gubbio un artefice di primissimo livello.

Proprio per questo è stato scelto, come pezzo iniziale della mostra, l’Omaggio a Mastro Giorgio, plasmato da Giulio Busti e pubblicato nel suo catalogo del 1991.

Ben più vicine ai nostri anni, le altre opere che vengono presentate in mostra si dividono prevalentemente tra la reinterpretazione di questi due prodotti, dalle sperimentazioni di Raffaele Mengoni ai riflessi dell’eugubina Lucia Angeloni e del gualdese Maurizio Tittarelli Rubboli, erede di una secolare tradizione nel campo del lustro.

La ceramica diventa poi supporto e mezzo espressivo della la ricerca artistica di alti artisti presenti in questa sede, dagli assemblaggi di Marino Ficola alle esplosioni di Attilio Quintili, per risalire poi alle sperimentazioni di forme nuove condotte da Gaetano e Antonio Rossi insieme a Giò Ponti agli inizi degli anni Sessanta.

L’appartenenza a famiglie di lunga tradizione ceramica è un tratto comune che distingue molti dei ceramisti selezionati, aspetto che assicura una lunga familiarità con la tecnica, profondamente conosciuta prima di essere reinterpretata. Oltre ai ceramisti già citati possiamo senza dubbio aggiungere l’eugubino Paolo Biagioli, qui a nome di una fornace in cui sia tradizione sia innovazione hanno ormai diverse generazioni alle spalle.

Diversi sono poi i docenti di materie ceramiche, specialmente nella scuola a queste dedicate nella città di Deruta, e poi all’Accademia di Belle Arti di Perugia; ceramisti che assommano nella stessa persona capacità tecniche e conoscenze teoriche trasmesse a più generazioni di giovani. Stiamo parlando del già citato Giulio Busti e di Eraldo Chiucchiù.

Il criterio territoriale è parzialmente infranto in due casi, per la figura di Oscar Piattella e per quella di Jack Sal. Come indica immediatamente il nome, quest’ultimo non è di origine umbra ma in Umbria ha lavorato sulla tecnica del lustro metallico applicato ai suoi celebri anelli presentati al Mac di Lissone in una mostra curata da Alberto Zanchetta.

Non umbro, ma marchigiano è il pittore Oscar Paittella che ha scelto Gubbio per poter sperimentare la trasposizione in ceramica della sua ricerca personale.
Il desiderio di vedere sviluppate nelle tre dimensioni i tratti distintivi delle proprie opere spinge pure la perugina Sofia Rocchetti a rivolgersi alla ceramica, dando quindi un aspetto nuovo ad una ricerca condotta su altri supporti, come la carta e il tessuto. Ed è forse questa diversa provenienza a spiegare la maggiore libertà dalla tradizione rispetto a quanto fatto da artisti cresciuti “a bottega”, se così possiamo definirli.

L’aver scelto anche artisti giovani non implica affatto una limitata capacità tecnica o di resa espressiva e, per fare alcuni esempi tra i tanti possibili, le opere di Rita Miranda sono già state esposte nella recente mostra nazionale a Villa Necchi Campiglio a Milano, e la stessa artista è stata invitata a tenere un seminario a Vallauris; la Biennale d’Arte Ceramica Contemporanea alle Scuderie Aldobrandini di Frascati ha visto Marino Ficola tra gli artisti ospiti; le opere dell’eugubino Raffaele Mengoni e del derutese Nicola Boccini sono state esposte dagli Stati Uniti alla Cina, dal Brasile agli Emirati Arabi.

La mostra intende quindi offrire un primo incontro con una produzione che, muovendo da solide basi, ha dato prova di sapersi rinnovare e dar vita a prodotti che partono dalla tradizione di bottega per raggiungere, nella maggior parte casi, anche il riconoscimento internazionale.

ELENCO DEGLI ARTISTI SELEZIONATI
Lucia Angeloni, Gubbio, PG;
Paolo Biagioli, Gubbio, PG;
Nicola Boccini, Deruta, PG;
Giulio Busti, Deruta, PG;
Eraldo Chiucchiù, Deruta,PG;
Marino Ficola, Deruta, PG;
Gabriele Mengoni, Gubbio, PG;
Rita Miranda, Todi, PG;
Oscar Piattella, Cantiano, PU;
Attilio Quintili, Deruta, PG;
Sofia Rocchetti,Perugia;
Gaetano Rossi, Gubbio, PG;
Jack Sal, Todi, PG; Roma;New York
Maurizio Tittarelli Rubboli, Gualdo Tadino, PG

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